
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo del Prof. Andrea Pannone*, ricercatore senior presso la Fondazione Ugo Bordoni sugli effetti macroeconomici del reddito di cittadinanza.
Il fallimento generalizzato delle politiche di austerità nel fare fronte alla crisi economica in cui si dibattono da anni le economie occidentali, sta spingendo molti leader politici a riconsiderare il ruolo dell’intervento pubblico, in particolare degli investimenti infrastrutturali, quale strumento privilegiato per arginare la stagnazione del PIL e combattere la disoccupazione. Questo ha ridato forza alle tesi di molti economisti circa la possibilità di poter uscire dalla crisi per mezzo di politiche di tipo keynesiano. Su un piano complementare, il prolungarsi degli effetti perversi della crisi ha posto all’attenzione il problema della necessità e della sostenibilità di interventi pubblici diretti a favore di soggetti che hanno perduto il lavoro, e/o a famiglie particolarmente disagiate. Nel nostro articolo (qui la versione integrale) esaminiamo i possibili effetti di alcune politiche pubbliche alternative.




La teoria economica dominante non è nuova a incorporare concetti sviluppati dai filoni eterodossi. 
La scienza come chiave di lettura della più grave crisi economica del secondo dopoguerra. E’ questa l’originale idea che anima il saggio di Francesco Sylos Labini 
