
Ieri ci ha lasciati Giorgio Lunghini, uno degli economisti più attivi e profondi del panorama italiano. A lungo docente a Pavia, Milano e in Bocconi, Lunghini apparteneva a quel filone eterodosso italiano classico-keynesiano che coniugava una pluralità di approcci di differenti epoche, autori e scuole. Fino al 2010 ha tenuto all’Università Bocconi il corso progredito Economia Politica – I modelli economici (dal 2007 “Teorie Economiche Alternative”) avviato nel 1975. Come scrive oggi Fumagalli sul Manifesto “Il corso di Giorgio Lunghini in Bocconi era l’unico in cui si poteva apprendere che non esisteva un unico pensiero ma che la scienza economica era ed è, invece, innervata da una pluralità di impostazioni teoriche e metodologiche.”.
Lo ricordiamo pubblicando questo articolo comparso nel 2000 sul Manifesto, in fondo al quale potete trovare altre risorse interessanti.








