Il prof. Rodolfo Signorino dell’Università di Palermo ci ha gentilmente inviato una dispensa, scaricabile dal link qui sotto, sulle differenze tra le diverse teorie dell’occupazione e del mercato del lavoro nell’economia politica. In particolare la dispensa presenta la differenza tra la teoria neoclassica “pura” e quella sviluppata negli anni ’50 dai keynesiani americani, normalmente definita “sintesi neoclassica-keynesiana”, basata sull’assunzione di salari nominali rigidi verso il basso nel breve periodo, nonché la differenza tra quest’ultima e la Teoria Generale di Keynes. Per meglio guidare il lettore, al testo sono state aggiunte alcune nostre note proprio su questo argomento. Per un confronto diretto Neoclassici-Keynes rimandiamo al nostro articolo: Occupazione: Keynes contro i neoclassici.
L’occasione è perfetta per un consiglio per gli acquisti ai nostri lettori: il manuale di Macroeconomia del prof. Signorino, infatti, (Istituzioni di economia politica vol.2 – Macroeconomia, Giappichelli 2008) è probabilmente uno dei più chiari libri di testo di economia in commercio, profondamente radicato nella tradizione italiana caratterizzata dal pluralismo nell’insegnamento dell’economia. Esso infatti presenta al lettore/studente non solo il paradigma neoclassico e la sintesi neokeynesiana (quindi il “mainstream”), ma anche i “classici” propriamente detti (Smith, Ricardo, ecc.), il Keynes della Teoria Generale e altri filoni eterodossi.
Insomma, un volume che non può mancare nella libreria di chi vuole guardare oltre il paradigma dominante senza perdere – anzi guadagnando! – in termini di rigore scientifico, epistemologico e storico.