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Il GREXIT porterebbe alla fine dell’euro?

Molti commentatori si stanno interrogando in questi giorni sui possibili effetti di una uscita della Grecia dall’euro e un suo conseguente default sul debito pubblico (necessario a causa del fatto che esso è sotto legge estera). Secondo alcuni, tale evento non comporterebbe la fine della moneta unica. Costoro richiamano l’attenzione sul fatto che non si […]

Gli eccessivi ottimismi sull’uscita dall’euro

Gli eccessivi ottimismi sull’uscita dall’euro

AVVERTENZA: NULLA DI QUANTO CONTENUTO IN QUESTO ARTICOLO PUÒ ESSERE INTESO NEL SENSO DI UNA DIFESA DELL’UNIONE MONETARIA EUROPEA. Riccardo Realfonzo e Angelantonio Viscione analizzano, in un articolo del 22 gennaio 2015 su Economia e Politica, le conseguenze di una possibile uscita dell’Italia dall’euro. Vi sono molte utili conclusioni nello studio, a partire da quella sulla […]

Dani Rodrik spiega perché l’uscita della Grecia dall’euro non è una soluzione per nessuno

di Xenia Kounalaki dal sito del quotidiano greco Kathimerini L’economista turco Dani Rodrik, già professore ad Harvard e attualmente docente di scienze sociali all’Institute for Advanced Studies a Princeton, nel New Jersey, ha parlato dell’ “ineludibile trilemma dell’economia mondiale”. Secondo il suo punto di vista, “la democrazia, la sovranità nazionale e l’integrazione economica globale sono […]

Ecco come l’austerità ha fatto indebitare la Grecia

Ecco come l’austerità ha fatto indebitare la Grecia

Anche se la zona Euro e l’economia Greca dovessero sopravvivere alla crisi attuale, c’è un’assurdità nei suoi trattati (il fiscal compact) che minaccia l’esistenza della zona Euro a lungo termine. Le crisi si ripresenteranno ogniqualvolta c’è un periodo di forte crescita nella zona Euro. Squilibri nel commercio interno, surplus e deficit, riappariranno, e i paesi […]

Il PIL, l’Europa e il benessere

di Guido Iodice e Daniela Palma – da Left del 7 febbraio 2015 Ilaria Bonaccorsi, nel numero precedente di Left, cita ampiamente una delle poche profezie errate di Keynes, quella contenuta in Prospettive economiche per i nostri nipoti. Secondo l’economista cantabrigense, il “problema economico” era in via di soluzione. Il futuro, non immediato, avrebbe riservato […]

Varoufakis: Come ridurre il debito senza creare recessione

Yanis Varoufakis è il neo ministro delle Finanze del governo greco guidato da Alexis Tsipras. Proponiamo qui una sua relazione tenuta durante l’incontro organizzato dall’associazione AltraMente il 21 giugno 2010. Il testo è particolarmente interessante proprio perché non recente. Varoufakis analizza la crisi della Grecia e dell’eurozona nell’ambito del contesto globale dato dalla crisi finanziaria del […]

Tasso di cambio, produttività e declino italiano

Tasso di cambio, produttività e declino italiano

Una delle tesi contro l’euro del professor Alberto Bagnai verte sulla correlazione tra il tasso di cambio e la produttività in Italia. L’idea è all’incirca questa: con l’ingresso nell’euro, o meglio con la rivalutazione del 1996, seguita poi dalla fissazione del cambio, l’Italia ha perso competitività, riducendo così il canale della domanda estera. Ora, poiché […]

Caro Mosler, non si può fare

Warren Mosler ha risposto al nostro articolo sulla proposta avanzata da Luigi Di Maio (M5S) di uscire dall’euro lasciando i risparmi degli italiani denominati in euro.

Krugman: “Sarebbe terribile se vincessero Lega Nord, M5S o Le Pen”

Mad as Hellas* di Paul Krugman New York Times, 11 dicembre 2014 La crisi delle finanze pubbliche della Grecia scoppiò cinque anni orsono, ed i suoi effetti collaterali continuano a provocare un danno enorme all’Europa e al mondo. Ma non sto pensando agli effetti collaterali che potreste avere in mente – alle ripercussioni dalla crisi […]

Se usciamo dall’euro non possiamo mantenere i risparmi in euro

Qualche giorno fa Luigi Di Maio, esponente di punta del M5S, ha dichiarato alla trasmissione Otto e mezzo su la7 che l’Italia dovrebbe uscire dall’euro, ma i risparmi degli italiani potrebbero rimanere in euro (qui al minuto 26:10). Proviamo a spiegare perché questa proposta ha costi insostenibili e quindi non è realizzabile, neppure limitatamente.