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Augusto Graziani e la moneta tra Marx e Keynes

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“L’impresa […] non ha altro scopo al mondo se non avere alla fine più denaro di quanto ne avesse all’inizio. Questa è la caratteristica essenziale di un’economia di tipo imprenditoriale. […] Egli [Karl Marx] ha sottolineato che la natura della produzione nel mondo reale non è, come gli economisti sembrano spesso supporre, un caso Merce-Denaro-Merce’, cioè di scambio di merci (o lavoro) in cambio di denaro al fine di ottenere un’altra merce (o lavoro). Questo può essere il punto di vista del consumatore privato. Ma non è l’atteggiamento dell’impresa che costituisce un caso di Denaro-Merce-Denaro’, cioè essa si separa dal denaro per acquisire merci allo scopo di ottenere più denaro.”

Così si esprimeva John Maynard Keynes nel 1933. Keynes non amava Marx, anzi. Eppure non pochi sono i punti di contatto tra le loro teorie. Uno di questi è la constatazione, espressa nelle righe precedenti, che il capitalismo è una “economia monetaria di produzione”.

Tra i più illustri pensatori ad aver gettato un ponte tra Marx e Keynes si può senz’altro annoverare Augusto Graziani, maestro di tanti economisti “critici” italiani, che ci ha lasciati domenica scorsa. “The Monetary Theory of Production” (Cambridge University Press, 2003) è, non a caso, il titolo di una delle sue più note opere. Graziani è stato tra i principali esponenti della “teoria del circuito monetario”. Secondo questo approccio, la moneta è un “segno” che rappresenta un potere d’acquisto. Le imprese si indebitano con le banche per pagare i lavoratori e, nel momento in cui la banca concede il prestito, si creano i depositi dei salariati, che ricevono la loro remunerazione. Al contrario di come comunemente viene raccontato, insomma, non sono i depositi a permettere i prestiti, ma i prestiti a creare i depositi. Pertanto è la domanda di moneta la grandezza a cui guardare, non l’offerta, tanto meno quella della moneta stampata dalla banca centrale. Non ha quindi senso sostenere che “stampare moneta” crea inflazione(*). La clamorosa conferma di ciò l’abbiamo vista negli ultimi 5 anni: nonostante l’impressionante quantità di base monetaria stampata dalle banche centrali attraverso i cosiddetti “Quantitative easing”, l’inflazione è rimasta al palo in tutti i paesi industrializzati.
Augusto Graziani lascia un vuoto in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprendere da lui, ma le sue idee sono oggi più che mai feconde.

(*) A tale proposito ricordiamo il nostro articolo sulla teoria della moneta endogena, di cui il “circuitismo” è una delle versioni più importanti.

Di seguito segnaliamo alcuni interventi di e su Augusto Graziani

di Augusto Graziani:

Uscire da Maastricht da sinistra (con Acocella, Brancaccio, Galapagos) (2004)

Una nuova mano pubblica (2004)

La Moneta al Governo, l’Italia prima e dopo l’Euro (2002)

Intervista a Radioradicale pochi giorni prima dell’uscita dell’Italia dallo SME nel 1992 (audio)

Intervento di Graziani sullo SME (audio) (1994) (trascrizione)

Cambiare tutto per non cambiare niente, una spregiudicata analisi della politica economica italiana (1985)

Una lezione su Marx (1984)

Su Augusto Graziani:

Riccardo Bellofiore: Per Augusto Graziani (2006) Versione in Inglese, rivista e aggiornata, pubblicata da ROKE (2013)

Emiliano Brancaccio: Omaggio a Graziani in occasione dei suoi 80 anni (2013); In ricordo di Graziani (2014)

Marco Passarella: Augusto Graziani tra Keynes e Marx

Riccardo Realfonzo: Graziani, maestro del pensiero eterodosso (2013), La scomparsa di Augusto Graziani (2014)

 

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11 commenti su “Augusto Graziani e la moneta tra Marx e Keynes

  1. Ben fatto Guido.

  2. ma due link sono strani …..

  3. Leggerò (e rileggerò per alcuni) tutti gli articoli che avete incluso. Una piccola e significativa antologia che mi fa essere fiducioso per il futuro, in periodi come questi, in cui in fondo al tunnel c’è solo il bisogno di risalire.

  4. […] Il sito Keynesblog commemora Augusto Graziani dedicadogli un post con numerosi riferimenti ad articoli e saggi di grande interesse >> qui […]

  5. […] Fonte: https://keynesblog.com/2014/01/07/augusto-graziani-e-la-moneta-tra-marx-e-keynes/#more-5099 […]

  6. E’ stato il mio professore di economia politica alla Sapienza. Una grande persona, ha lasciato in tutti noi che l’abbiamo conosciuto un vuoto incolmabile. Che riposi in pace.

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