Bello il sarcasmo, ma vignetta per vignetta si sono ottenute più tutele e meno competitività. O vogliamo forse dire che i problemi delle aziende in Italia non ci sono?
Perciò vorresti togliere il diritto di sciopero, la parità di retribuzione tra uomo e donna, le norme sulla sicurezza del lavoro, abbassare gli stipendi, aumentare l’orario di lavoro ….. è questa la tua idea di competitività?
Se le imprese hanno probelmi non dipende da un diritto come quello sancito nell’art. 18.
Possono esserci problemi con la lunghezza e aleorità delle sentenze, ma allora occorre agire su quel fronte. Il problema è che se si rende la giustizia efficiente sai quanti imprenditorotti da strapazzo e lupi di alta finanza si guarderebbero il cielo a strisce?
PS: io non sono tutelato dall’art.18 ma non tifo perché lo tolgano agli altri lavoratori.
La competitività non dipende dalle Leggi a tutela dei lavoratori, ma dalla capacità dei “padroni” di cambiare in, organizzazione del lavoro, in ricerca, in meno sprechi per stipendi super ai management e in frottole pubblicitarie. Costano di più i processi, le condanne e gli INFORTUNI.
No hai ragione, vai in Cina a lavorare, la Cina sta acquistando grande competitività grazie al fatto che tutte queste leggi non ci sono, vai li e stai attento che si rischia di finire di fronte al boia per cose che in Italia non vengono neanche considerati reati
La vignetta non è italiana, quindi già questo non fa reggere il ragionamento. Secondo, i problemi di competitività in Italia sono legati al capitale, non al lavoro. Abbiamo impianti industriali più obsoleti, aziende troppo piccole (molto, molto al di sotto della soglia dei 15), poca ricerca a sviluppo. Abbiamo pubblicato già articoli su questo argomento. Del resto il nostro paese ha un tasso di protezione del lavoro più basso della media OCSE, quindi non si può certo imputare la nostra bassa competitività alle tutele del lavoro.
in una vera democrazia i lavoratori hanno il diritto di associarsi per difendersi dallo strapotere del capitale, e per chiedere di essere tutelati nello svolgimento del loro lavoro. Quanto agli USA, 1°, ti sembrano una vera democrazia? 2° ti sembra che il sistema negli ultimi 35 anni abbia funzionato? se sì, a favore di chi? non certo dei lavoratori.
peccato che l’art. 18 (e lo statuto se è per questo) non impediscano i licenziamenti (mai sentito di aziende che licenziano in questi ultimi anni?). L’art. 18 sanziona (prima impediva, ma poi è arrivata la Fornero) i licenziamenti ILLEGITTIMI, quelli SENZA GIUSTA CAUSA. Se poi vi sembra giusto essere licenziati senza una ragione valida, allora vi meritate tutto quello che succede in Italia…
La svizzera è uno dei paesi con il sistema lavorativo più blindato e tutelato al mondo, più di quello italiano, ma è anche uno dei paesi più competitivi al mondo. Vi raccontano balle e con quelle vi convincono a flagellarvi, con le menzogne vi umiliano e vi fanno sentire colpevoli e quindi meritevoli di più flessibilità, di meno salario, di più ore sotto torchio. Ieri è morta una donna si era dimessa dal pronto soccorso con un’angina violenta perché non poteva permettersi di perdere i due giorni di lavoro necessari agli esami clinici. Marito licenziato, figlia di 8 anni a casa, lei faceva le pulizie in nero. Cioè: “i sacrifici che abbiamo chiesto agli italiani” ha detto Monti. Contate quanti sono morti così quest’anno o peggio. Questi sono crimini. Ma non ci sono le leggi per punirli.
Tutto va bene se il lavoro fosse (come era nell’800) inamovibile…
Ma oggi il “lavoro” si sposta con la rapidità della luce e ci son opaesi dove le condizioni di lavoro sono quelle dell’800, con lavoro schiavizzato, minorile, sottoretribuito e sindalcalmente non protetto, insicuro e con il iicenziamento immediato.
Bene… dato che i vostri abiti, telefonini, scarpe, televisori e auto sono costruite così da questi “lavoratori” come intendete comkportarvi?
Come pensate di competere con prodotti nazionali con nazioni che lavorano con standard dell’800??
pqerciò la soluzione sarbbe quella di tornare anche noi (intendo tutta l’Europa) all’800? alla fabbrica di Dickens? invece di promuovere i lavoratori schiavizzati dobbiamo schiavizzarci noi? invece di imporre regole a chi intende aderire ai trattati di libero scambio, togliamo le nostre regole? inoltre, di grazia, con chi compete l’ipermercato sotto casa mia?
Bello il sarcasmo, ma vignetta per vignetta si sono ottenute più tutele e meno competitività. O vogliamo forse dire che i problemi delle aziende in Italia non ci sono?
in particolare ti segnalo: https://keynesblog.wordpress.com/2012/02/20/la-qualita-del-lavoro-e-essenziale-per-la-competitivita/
https://keynesblog.wordpress.com/2012/02/14/il-problema-italiano-e-nel-capitale-non-nel-lavoro/
sono d’accordo
Perciò vorresti togliere il diritto di sciopero, la parità di retribuzione tra uomo e donna, le norme sulla sicurezza del lavoro, abbassare gli stipendi, aumentare l’orario di lavoro ….. è questa la tua idea di competitività?
Se le imprese hanno probelmi non dipende da un diritto come quello sancito nell’art. 18.
Possono esserci problemi con la lunghezza e aleorità delle sentenze, ma allora occorre agire su quel fronte. Il problema è che se si rende la giustizia efficiente sai quanti imprenditorotti da strapazzo e lupi di alta finanza si guarderebbero il cielo a strisce?
PS: io non sono tutelato dall’art.18 ma non tifo perché lo tolgano agli altri lavoratori.
La competitività non dipende dalle Leggi a tutela dei lavoratori, ma dalla capacità dei “padroni” di cambiare in, organizzazione del lavoro, in ricerca, in meno sprechi per stipendi super ai management e in frottole pubblicitarie. Costano di più i processi, le condanne e gli INFORTUNI.
No hai ragione, vai in Cina a lavorare, la Cina sta acquistando grande competitività grazie al fatto che tutte queste leggi non ci sono, vai li e stai attento che si rischia di finire di fronte al boia per cose che in Italia non vengono neanche considerati reati
La vignetta non è italiana, quindi già questo non fa reggere il ragionamento. Secondo, i problemi di competitività in Italia sono legati al capitale, non al lavoro. Abbiamo impianti industriali più obsoleti, aziende troppo piccole (molto, molto al di sotto della soglia dei 15), poca ricerca a sviluppo. Abbiamo pubblicato già articoli su questo argomento. Del resto il nostro paese ha un tasso di protezione del lavoro più basso della media OCSE, quindi non si può certo imputare la nostra bassa competitività alle tutele del lavoro.
guiodic,perfetto!
Quoto il tuo pensiero.
gulodic, perfetto! anche oggi!
Che criminali gli imprenditori: non vogliono nemmeno pagare lo stipendio ai nullafacenti.
Che criminali i lavoratori: pensa, arrivano a pretendere di essere pagati per il loro lavoro! ma dove andremo a finire di questo passo?
[…] A proposito di articolo 18: breve storia delle lamentele dei datori di lavoro « Keynes blog. […]
Reblogged this on SBIRCIAPAOLA.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
L’articolo 18 e’ uno dei motivi per cui non lavorero’ mai in Italia.
Sì, quello e il fatto di non distinguere apostrofi ed accenti. Se mandi un curriculum via mail te lo cestinano subito.
Non ti passa per la testa che probabilmente digita(come me) da una tastiera straniera e quindi non provvista di accenti? :)
Si ok, ma impedire i licenziamenti è dannoso sul serio
invece permettere i licenziamenti “ad minchiam” sì che fa bene all’economia e ai lavoratori.
In una vera democrazia il proprietario di una ditta dovrebbe essere libero di fare quello che ritiene giusto per la sua azienda. In USA è così.
in una vera democrazia i lavoratori hanno il diritto di associarsi per difendersi dallo strapotere del capitale, e per chiedere di essere tutelati nello svolgimento del loro lavoro. Quanto agli USA, 1°, ti sembrano una vera democrazia? 2° ti sembra che il sistema negli ultimi 35 anni abbia funzionato? se sì, a favore di chi? non certo dei lavoratori.
peccato che l’art. 18 (e lo statuto se è per questo) non impediscano i licenziamenti (mai sentito di aziende che licenziano in questi ultimi anni?). L’art. 18 sanziona (prima impediva, ma poi è arrivata la Fornero) i licenziamenti ILLEGITTIMI, quelli SENZA GIUSTA CAUSA. Se poi vi sembra giusto essere licenziati senza una ragione valida, allora vi meritate tutto quello che succede in Italia…
La svizzera è uno dei paesi con il sistema lavorativo più blindato e tutelato al mondo, più di quello italiano, ma è anche uno dei paesi più competitivi al mondo. Vi raccontano balle e con quelle vi convincono a flagellarvi, con le menzogne vi umiliano e vi fanno sentire colpevoli e quindi meritevoli di più flessibilità, di meno salario, di più ore sotto torchio. Ieri è morta una donna si era dimessa dal pronto soccorso con un’angina violenta perché non poteva permettersi di perdere i due giorni di lavoro necessari agli esami clinici. Marito licenziato, figlia di 8 anni a casa, lei faceva le pulizie in nero. Cioè: “i sacrifici che abbiamo chiesto agli italiani” ha detto Monti. Contate quanti sono morti così quest’anno o peggio. Questi sono crimini. Ma non ci sono le leggi per punirli.
[…] è Pubblicata da keynesblog il 22 febbraio 2012 in Lavoro, […]
Tutto va bene se il lavoro fosse (come era nell’800) inamovibile…
Ma oggi il “lavoro” si sposta con la rapidità della luce e ci son opaesi dove le condizioni di lavoro sono quelle dell’800, con lavoro schiavizzato, minorile, sottoretribuito e sindalcalmente non protetto, insicuro e con il iicenziamento immediato.
Bene… dato che i vostri abiti, telefonini, scarpe, televisori e auto sono costruite così da questi “lavoratori” come intendete comkportarvi?
Come pensate di competere con prodotti nazionali con nazioni che lavorano con standard dell’800??
pqerciò la soluzione sarbbe quella di tornare anche noi (intendo tutta l’Europa) all’800? alla fabbrica di Dickens? invece di promuovere i lavoratori schiavizzati dobbiamo schiavizzarci noi? invece di imporre regole a chi intende aderire ai trattati di libero scambio, togliamo le nostre regole? inoltre, di grazia, con chi compete l’ipermercato sotto casa mia?