Archivio tag | Bretton Woods

Occupazione e moneta secondo Keynes

di Claudio Gnesutta da Sbilanciamoci.info Nelle pagine finali della Teoria generale, Keynes, dopo aver costruito il suo edificio teorico con riferimento a un’economia chiusa, sembra aver un sussulto e, ricollegandosi ai temi del sistema economico internazionale che l’avevano fino ad allora occupato, afferma che “in un sistema interno di laissez faire e con un regime […]

Perché l’euro non è ancora crollato?

Perché l’euro non è ancora crollato?

L’euro è un morto che cammina ma gli zombie sono piuttosto resistenti

Appello per una “Bretton Woods” europea

Un gruppo di oltre 50 economisti italiani, tra i più prestigiosi, ha sottoscritto questo appello per una riforma dell’Unione monetaria europea al fine di evitarne la possibile esplosione. Sebbene vi sia dedicato uno dei punti, forse il documento risulta deficitario su un argomento che da sempre in questo blog abbiamo indicato come centrale, ovvero i […]

Nicky Kaldor e l’ingenua apologia del cambio flessibile

Davvero i cambi flessibili sono il migliore dei mondi possibili? L’economista Post Keynesiano Nicholas Kaldor (tra i più prolifici e rilevanti studiosi di questa scuola) ha cambiato radicalmente opinione sui regimi di cambio quando si è trovato di fronte a nuove evidenze. In un paper del 1965 intitolato “The Relative Merits Of Fixed Exchange And […]

Quel baco keynesiano nel Six-Pack

Il Six-Pack, il pacchetto di sei riforme al Patto di Stabilità dell’Unione Europea entrato in vigore a fine 2011, contiene un piccolo “bug”. Una delle norme approvate dall’Unione prevede una procedura di infrazione sugli avanzi e disavanzi delle partite correnti, simile a quella sul deficit pubblico. Complice il rallentamento dell’economia tedesca e delle importazioni, la […]

Smontiamo i luoghi comuni (2): il keynesismo non è più attuale a causa della globalizzazione?

La globalizzazione è un fenomeno tutt’altro che recente. In effetti, come abbiamo visto, il capitalismo nasce con le borse in cui si trattavano gli scambi commerciali internazionali.

L’importanza di controllare i movimenti di capitali e la timidezza del FMI

di Dani Rodrik E’ ufficiale. Il Fondo Monetario Internazionale ha approvato il controllo sui capitali legittimando l’utilizzo delle imposte e di altre misure di restrizione sui flussi finanziari transnazionali. Fino a poco tempo fa, l’FMI aveva spinto i paesi, ricchi e  poveri, ad aprirsi ai finanziamenti stranieri. Ora ha riconosciuto la realtà dei fatti, ovvero […]