Segnaliamo due Working Paper che potrebbero risultare interessanti ai nostri lettori. Il primo riguarda il declino italiano spiegato tramite la legge di Kaldor, secondo cui la produttività è una funzione della domanda aggregata nel lungo periodo, attraverso la catena causale domanda -> investimenti -> produttività. Il secondo paper invece analizza l’effetto delle politiche monetarie sul ciclo economico in particolare riguardo lo scoppio delle bolle speculative, concludendo che una politica di tassi di interesse a zero è la più appropriata per evitare una doppia recessione.
The Italian Economic Decline in a Kaldorian Theoretical Perspective
Guglielmo Forges Davanzati, Rosario Patalano, Guido Traficante; Post Keynesian Economics Study Group Working Paper 1606, March 2016
Il working paper affronta il tema del “declino” economico italiano in un quadro teorico kaldoriano. Sul terreno teorico, l’interpretazione del declino economico italiano proposto si basa sul continuo declino della domanda interna, come causa della costante riduzione della produttività del lavoro, a partire dall’inizio degli anni 1990: consumi privati e gli investimenti si muovono di pari passo con la produttività del lavoro. Tramite un modello VAR, emerge che la produttività del lavoro cresce dopo un aumento degli investimenti e dei consumi privati. Aggiungendo anche l’offerta di credito all’analisi, si mostra che essa svolge un ruolo cruciale nell’influenzare la domanda aggregata e, a sua volta, la produttività del lavoro. In particolare, quando le banche stringono le condizioni di credito, le imprese diminuiscono gli investimenti e le famiglie riducono i consumi. Entrambi gli effetti concorrono alla riduzione della produttività del lavoro.
http://www.postkeynesian.net/downloads/working-papers/PKWP1606_gB58IUN.pdf
Monetary Policy and Large Crises in a Financial Accelerator Agent-Based Model
Federico Giri, Luca Riccetti, Alberto Russo, Mauro Gallegati; MPRA Paper No. 70371
Una politica monetaria accomodante seguita da un improvviso aumento del tasso di interesse a breve termine, spesso porta allo scoppio delle bolle e al rallentamento dell’economia. Due esempi sono la Grande Depressione del 1929 e la Grande Recessione del 2008. Attraverso l’implementazione di un Agent Based Model (ABM) con acceleratore finanziario siamo in grado di studiare la relazione tra politica monetaria e grandi eventi di crisi su larga scala. I risultati principali possono essere riassunti come segue: a) improvvisi e forti aumenti del tasso di interesse sono in grado di generare recessioni; b) dopo una crisi, il ritorno troppo improvviso e anticipato ad un regime di politica monetaria normale è in grado di generare una seconda recessione, mentre c) tenere il tasso di interesse a breve termine ancorato allo zero nel breve periodo può evitare con successo un ulteriore rallentamento.
https://mpra.ub.uni-muenchen.de/70371/