“Ho intitolato questo libro Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, insistendo sull’aggettivo generale. Lo scopo di tale titolo è di contrapporre il carattere dei miei ragionamenti e delle mie conclusioni a quelli formulati nella stessa materia dalla teoria classica, la quale ha costituito la base della mia formazione scientifica e domina il pensiero economico, sia pratico che teorico, delle sfere dirigenti e degli ambienti accademici della generazione presente e delle precedenti, da cento anni a questa parte.
Dimostrerò che i postulati della teoria classica si possono applicare soltanto ad un caso particolare e non a quello generale, poiché la situazione che essa presuppone è un caso limite delle posizioni di equilibrio possibili. Avviene inoltre che le caratteristiche del caso particolare presupposto dalla teoria classica non sono quelle della società economica nella quale realmente viviamo; cosicché i suoi insegnamenti sono ingannevoli e disastrosi se si cerca di applicarli ai fatti dell’esperienza.”
— John Maynard Keynes,
Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, 1936
[…] ultraminimale sul modello di quello prefigurato da Friedman. Se non è successo, conclude DeLong parafrasando Keynes, è semplicemente perché il mondo descritto da Friedman non esiste, non è quello in cui davvero […]
[…] ultraminimale sul modello di quello prefigurato da Friedman. Se non è successo, conclude DeLong parafrasando Keynes, è semplicemente perché il mondo descritto da Friedman non esiste, non è quello in cui davvero […]