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L’enorme problema greco

Dopo il G-20, alla cui attenzione c’era l’irrisolta crisi europea; mentre in Grecia si avvia la formazione del nuovo governo (Nuova Democrazia – Socialisti – Sinistra democratica); mentre si affacciano nuove idee circa la possibilità che il fondo “salvastati” Efsf possa acquistare titoli di stato dei paesi colpiti dalla crisi del debito sovrano; dopo che 100 miliardi sono stati destinati (anche se non ancora formalmente richiesti) alle banche spagnole (20 dei quali italiani, un paese che a sua volta potrebbe avere bisogno di aiuto, in una assurda corsa a “salvare” i PIIGS con i soldi dei PIIGS); dopo tutto ciò, è utile richiamare le vere dimensioni del problema dei debito pubblico dei paesi periferici europei, in particolare la Grecia.

Lo facciamo con questo grafico che mostra l’assoluta irrisorietà del “problema greco”, che poteva essere risolto senza che nessuno se ne accorgesse, senza infinite pene per il popolo ellenico, senza mettere a rischio la moneta unica e la debolissima (e ormai svanita) ripresa economica di due anni fa.

Arriverà qualcosa di sensato nelle prossime settimane a mettere un freno alla follia collettiva che sta distruggendo l’Europa? C’è da dubitarne: Angela Merkel ha già ribadito il suo no a qualsiasi ipotesi di revisione del “memorandum” tra governo greco e Troika (UE, FMI, BCE).

“La saggezza del mondo – scriveva Keynes – insegna che è cosa migliore per la reputazione fallire in modo convenzionale, anziché avere successo in modo anticonvenzionale”.

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3 commenti su “L’enorme problema greco

  1. ormai il dibbattito verte quasi su un solo tema ..euro si!”…euro…no!!ed è leggittimo vista l,attuale situazione ..ma mi sembra che il problema principale dell,europa nessuno lo vuole vedere ,o finge di non vedere ..ed è rappresentato da quel blocco di potere non eletto ..e chiaramente antidemocratico …rappresentato da eurocrati e tecnocrati .che impediscono una qualsiasi evoluzione in senso democratico..anche perche di situazioni ancora pasticciate non abbiamo piu bisogno…(ed è purtroppo questa la strada che si sta intraprendendo….vedi mes,oppure fiscal compact….che sono chiaramente progetti politici..e tuttaltro che soluzioni democratiche)……..

  2. Posso fare 2 domande sul grafico?

    E’ plausibile che la proporzione fra il debito USA e quello greco nel 1995 fosse così sbilanciata a causa delle diverse “dimensioni” dei due stati?

    E poi esiste una versione del grafico in scala semilogaritmica? Questo perchè essendo la curva USA superiore di 4.000.0000 di volte rispetto a quella greca chiaramente qualsiasi “impennata” della curva greca risulterebbe “invisibile”.

    Questi chiarimenti secondo me aiutano a capire meglio la situazione, anche se io sono abbastanza convinto del fatto che il vero problema della Grecia non stia nel suo debito, ma nel suo far parte dell’eurozona.

    Grazie.

    • E’ plausibile che la proporzione fra il debito USA e quello greco nel 1995 fosse così sbilanciata a causa delle diverse “dimensioni” dei due stati?

      Ovviamente sì. Il motivo è quello. Ciò non toglie che, in termini assoluti, ripagare l’intero debito greco da parte della comunità internazionale (o annullare il debito verso l’estero, come fu fatto dopo la II guerra mondiale), ad esempio attraverso l’FMI, sarebbe stata una passeggiata.

      E poi esiste una versione del grafico in scala semilogaritmica? Questo perchè essendo la curva USA superiore di 4.000.0000 di volte rispetto a quella greca chiaramente qualsiasi “impennata” della curva greca risulterebbe “invisibile”.

      Certo, ma il significato dell’articolo è proprio questo: far capire quanto il debito graco sia insignificante nell’economia mondiale, ma, nonostante ciò, tutto il mondo ne viene influenzato a causa dell’assurda politica dell’UE.

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