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La domanda di beni è più importante dell’accesso al credito

di Gustavo Piga 

Curiosa questa BCE.

Che ogni 6 mesi pubblica il report sullo stato delle piccole imprese europee. E che giustamente ci ricorda come il problema più pressante per le piccole imprese non è tanto il credito e l’accesso alla finanza (cerchio verde) quanto… la mancanza di clienti (cerchio rosso), dovuto – questa ovvietà la aggiungiamo noi – alla incredibile carenza di domanda interna europea.

draghi

Eppure eccoci qua, tutti qua a leggere le parole del Governatore Draghi al Parlamento europeo, che parla giustamente del grande problema delle PMI, che soffrono, ben più delle grandi imprese.

Bene. Ma qual è il loro problema? E che soluzioni propone Draghi?

Leggiamo: “... il difficile accesso al credito da parte delle PMI è un problema per gli investimenti e la crescita in parti dell’area euro, specie nei paesi in difficoltà“. E poi un susseguirsi di indicazioni di policy per curare questo male, comprese la fornitura di garanzie ed altre operazioni finanziarie mirate alle PMI.

La finanza? Il credito?

Forse c’è un errore: non è forse vero che la BCE ci ha detto che è la mancanza di domanda interna quello di cui soffrono le PMI? E veramente pensiamo che con maggiori garanzie le PMI riprendano a investire e crescere?

Per favore …

Senza domanda interna tutte le politiche che stimolano il credito sono inutili: le banche non prestano a nessuno perché nessuno vuole prendere a prestito. Tanto meno alle “rischiose” PMI.

Ma la BCE fa orecchie da mercante di fronte alle sue stesse considerazioni. Ed è ovvio, perché riconoscere la verità significherebbe chiedere maggiore domanda interna, ovvero maggiori spese pubbliche, nella forma di domanda di beni, servizi, lavori pubblici al settore privato, PMI comprese.

Solo così riusciremmo ad abbattere debito pubblico e disoccupazione. Una parola, quest’ultima, che Draghi non menziona mai nel suo discorso. Altro che BCE che ha “affinato la sua comunicazione”, come dice il suo Governatore. Una BCE che ha messo fine all’unica comunicazione che conta, quella che mette al centro le vere parole chiave per uscire dalla crisi.

fonte: gustavopiga.it

12 commenti su “La domanda di beni è più importante dell’accesso al credito

  1. Il paradigma dei nostri tempi:
    1) domanda interna assente o moribonda
    2) austerità
    3) retorica invocazione dei salvifici “maggiori investimenti” (ma per produrre cosa? Da vendere a chi?)
    4) carta bianca a una pletora di monetaristi/liberisti, Alfieri della Supply Side, sconfitti persino a casa loro (usa, UK) ma che da noi, non si sa xke, redivivi…

    Problemi (assenza di domanda interna, carenza di reddito, austerità, disoccupazione, vincolo esterno) e possibili soluzioni (maggiore spesa pubblica, lotta alla deflazione, intervento in asta della BCE) sotto gli occhi di tutti… ma noi preferiamo l’altra strada, quella lacrime e Sangue!

  2. Sullo stimolo della domanda interna, la BCE ha le mani legate. Occorrerebbe una svalutazione massiccia dell’euro, un euro a due velocità (uno per i paesi core e l’altro per i periferici). Siamo invece obbligati a una terza via, che è quella della svalutazione interna, con conseguente pressione al ribasso sui prezzi interni dei beni,che crea austerità e incrementa la disoccupazione.

  3. […] così possono ricominciare a produrre, ora non ce la fanno. Giusto! Eh no, caro Letta: sbagliato! È la Bce (Banca centrale europea, non un covo di bolscevichi) a sbugiardarti. Infatti il punto è: se le imprese producono di più, a chi vendono dato che i consumatori non […]

  4. eh no signor draghi forse prima (tre quattro anni fa’) era una questione di credito ora e una questione di domanda, e questa non cresce se si continuano a mandare giu i salari.e mantenere la pressione fiscale cosi alta..almeno sui salari piu bassi…questo lo capirebbe chiunque…..ma qui il problema vero che si cerca di nascondere è che le banche non prestano perche non si fidano,visto l,aumento delle sofferenze

  5. Finalmente parole di buon senso! Non ne posso più dell’incoerenza di coloro che, mentre da una parte predicano la disciplina dei mercati, dall’altra censurano le banche che si comportano – appunto – come agenti razionali del mercato del credito. Dice bene il Prof. Piga: Il problema non è la domanda/offerta di credito, ma la domanda aggregata. Grazie ancora di avercelo ricordato.

  6. questo post è semplicemente fazioso, il signor Gustavo Piga dovrebbe sapere benissimo che il mandato della BCE è:
    1) mantenere la stabilità dei prezzi
    2) sostenere le politiche UE COMPATIBILMENTE! con il primo obiettivo
    Draghi fa il suo mestiere, governa la BCE secondo mandato, in sostanza ha le mani legate. Il problema è di tipo politico, della domanda aggregata se ne devono occupare gli organi europei ma soprattutto quelli nazionali. Se non cresciamo da 30 anni non prendetevela con l’euro…

    • Beh, non solo l’Italia ha problemi da decenni… Se il problema non è l’euro, la moneta unica ha sicuramente dato una mano considerevole!
      http://goofynomics.blogspot.it/2013/05/declino-produttivita-flessibilita-euro.html

    • DanV, se hai una moneta devi avere uno stato. E non è del tutto vero che la BCE non si deve occupare di domanda aggregata (e quindi dell’occupazione). E’ così nel suo statuto, ma non dovrebbe essere così. Negli USA la FED ha un doppio mandato. Ovviamente le responsabilità maggiori ricadono sulle autorità fiscali, qui sono d’accordo, ma se Draghi dicesse che c’è un problema di domanda aggregata come evidenziano i dati della stessa BCE, beh questo sarebbe un terremoto politico per l’UE.

      • @Guiodic.
        Ma ti pare fattibile che il ns Draghi dica a tutto il mondo che c’è un problemino di Domanda Aggregata? Tempo due spread ( o due spritz di troppo ) e verrebbe silurato ( o peggio ) ;-)

        Comunque sarebbe una vera Rivoluzione…spesa per investimenti europei., fisco federale…aumento dei salari… e….sana Inflazione ! WOW ! :-)

  7. concordo con il post
    ma aggiungerei un propositivo Postulato Monetario,
    meno specioso dell’intervento al Parlamento Europeo
    effettuato dal Governatore Mario Draghi,
    ma che mira al cuore del problema…..

    http://blog.libero.it/postulati

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