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“La Merkel ha perso le elezioni italiane e la sinistra non ha capito nulla”

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di Wolfgang Münchau da Der Spiegel – traduzione vocidallagermania.blogspot.it 

I grandi sconfitti nelle elezioni italiane non sono Mario Monti né Pier Luigi Bersani, ma Angela Merkel: se la crisi Euro è ancora qui, la colpa è solo sua. La sua politica anticrisi ci sta portando verso il disastro.

Angela Merkel è la vera perdente nelle elezioni italiane. Quanto la sua Euro-politica sia sbagliata, nei giorni scorsi è diventato chiaro a tutti. Mi aspetto che questa strada ci porti al disastro.

La sua politica consisteva nel tentare di risolvere la crisi debitoria e di competitività nei paesi del sud Europa con un processo di aggiustamento unilaterale. Grecia, Portogallo, Spagna e Italia, attraverso una politica di austerità garantiscono il rimborso del debito, e spingono verso una politica di riduzione salariale nel settore pubblico che si propaga verso il resto dell’economia. In questo modo si pensava di prendere 2 piccioni con una fava. La speranza era che dopo uno schock breve e acuto, i debiti e i livelli salariali sarebbero tornati in equilibrio. Davvero intelligente, oppure no?

Nei sogni. Né l’economia, né la politica funzionano nel modo in cui ci si immagina in Germania. Economicamente è stata un’analisi molto superficiale, senza considerare le conseguenze devastanti sull’economia complessiva.

L’Italia si trova in una recessione che si autoalimenta: le banche non danno credito perché non vedono nessuna ripresa, e la ripresa non arriva perché le banche non danno credito. Le imprese nel frattempo pagano interessi del 10 %. Non c’è da meravigliarsi se non investono e se l’economia si contrae. Poiché il PIL è il denominatore nel livello di indebitamento, questo cresce automaticamente quando l’economia si contrae. Cio’ significa che il livello di indebitamento continua a salire, sebbene i debiti non crescano. E’ chiamata anche trappola del debito. Non se ne esce senza l’aiuto esterno. E piu’ ci si dimena, piu’ si scivola in profondità.

L’Italia interromperà la politica di austerità

Le conseguenze politiche le abbiamo vissute in diretta questa settimana. Beppe Grillo con il suo movimento anti-Euro oggi è il piu’ grande partito del paese. Insieme a Silvio Berlusconi ha condotto e vinto una campagna contro l’Euro e contro Merkel. Non importa quello che succederà politicamente, l’Italia arresterà la sua politica di austerità. Come potrebbe andare diversamente da un punto vista politico? In questo modo viene meno per l’Italia la possibilità di trovare protezione sotto il fondo di salvataggio. Perché l’ESM come condizione imporrebbe ulteriori risparmi. Se in quel momento si dovesse andare alle elezioni, il “Movimento 5 Stelle” di Grillo avrebbe allora la maggioranza assoluta.

Mario Monti è la figura piu’ tragica nel dopo elezioni. Il suo errore piu’ grande è stato l’accettazione in  maniera acritica delle politiche merkeliane. Avrebbe dovuto insistere su un fondo comune europeo per il rimborso del debito e su di una europeizzazione completa delle banche, compresi i debiti pregressi. E avrebbe dovuto minacciare: in caso diverso, l’Italia è pronta a lasciare l’Euro. Merkel tuttavia sapeva che l’ex commissario europeo, al contrario di Berlusconi, non sarebbe mai andato tanto lontano. E cosi’ è stata capace di imporsi tatticamente. Ma non è stata capace di risolvere il problema della crisi. Al contrario.

La rabbia della folla presto toccherà anche il Portogallo e la Spagna.

Da un punto di vista economico il problema italiano puo’ essere compreso attraverso un confronto con il Gold standard durante la grande depressione. L’Euro oggi ha il ruolo che allora aveva l’oro, quello di un tasso di cambio fisso. Anche allora gli economisti conservatori sostenevano che i paesi nel gold standard si sarebbero riallineati attraverso aggiustamenti nell’economia reale – al posto dei tassi di cambio, sostituiti da un aggancio permanente all’oro. L’unica via di uscita dalla grande depressione fu l’abbandono del sistema basato sull’oro. In America avvenne nel 1933, in Francia rimase fino al 1936 – con conseguenze economiche disastrose.

Io credo che in Europa avremo un percorso simile. Per mantenere l’Euro sono necessari trasferimenti e aggiustamenti su entrambi i lati, per i quali sia nel sud che nel nord Europa non c’è la maggioranza necessaria. Le politiche di austerità costituivano l’ultima possibilità in questo senso. La rabbia del popolo ha raggiunto l’Italia, e presto o tardi toccherà anche la Spagna e il Portogallo. Anche in Francia ci sono segnali in questa direzione. I greci in questo momento sono un po’ storditi, ma anche li’ la strategia dell’aggiustamento non sta funzionando politicamente – nemmeno dopo sei anni di recessione.

Quello che Merkel probabilmente riuscirà a salvare politicamente in Germania, è l’incapacità dei suoi avversari politici di smascherare questa strategia. Del resto sono molto impegnati a sprecare il loro capitale politico nella relativamente poco importante questione degli aiuti finanziari a Cipro.

La dichiarazione poco diplomatica di Peer Steinbrück sui due clown italiani distrae dal fatto che il vero problema non sono Grillo e Berlusconi, piuttosto la sua avversaria politica. Steinbrück aveva la possibilità di attaccarla politicamente e invece fa un altro passo falso che lo allontana dalla questione centrale. La sola consolazione è che Merkel dovrà farsi carico delle conseguenze di una crisi che lei stessa ha creato. La combinazione delle sue politiche e del risultato elettorale italiano hanno drasticamente aumentato le possibilità di un crollo dell’Euro.

20 commenti su ““La Merkel ha perso le elezioni italiane e la sinistra non ha capito nulla”

  1. è tuto condivisibile.. ma diciamo pure che il six pack (a napoli diremmo “il paccotto”) lo ha approvato il governo berlusconi, o sbaglio?! perciò..premesso che solo gli stupidi non si ravvedono, non diciamo che ha fatto tutto monti..monti che ha avuto d’altronde l’appoggio di tutti o quasi per portare avanti le sue politiche, che altrimenti non sarebbero state attuate

  2. Ho 20 anni e ho molta paura per quello che sta accadendo al mio paese. Sono arrivato a sperare in una collaborazione tra Pd e M5S, è tutto dire…

    • è una cosa sensata che dimostra che sei un ventenne con la testa sulle spalle e che sa confrontarsi con la realtà come un adulto maturo

    • ma dico..come si può pensare che sulle riforme urgenti, urgenitissime, da fare si possano mettere d’accordo partiti così distant anni luce tra loro?? l’unica cosa che possono fare è una nuova legge elettorale prima possibile e ritornare alle elezioni e rendere il paese governabile..così c’è una fase di stallo che per essere gestita richiederebbe dei compromessi che nessuno dei partiti eletti sarà mai disposto ad accettare..il bivio è: il voto di nuovo con un’altra legge elettorale o lo stalllo totale, che significa tra un po spread a kissà quanti punti base e PIL che continua a cadere..col pareggio di bilancio strutturale da raggiungere.. non scherziamo con queste cose..è pericoloso

      • Ora come ora una nuova legge elettorale servirebbe a PD e PDL per impedire al M5S di conquistare la maggioranza dei seggi in Parlamento e continuare con la solita politica di austerità perché “lo vuole l’Europa”, fino a portare a compimento il massacro sociale iniziato negli anni passati.

  3. Io mi auguro che il movimento 5 stelle si ravveda ed abbandona l’idea della non collaborazione col PD, attualmente serve un governo forte capace di intervenire sui guasti di un ventennio di politiche sbagliate. Ma considero insensate le politiche di un abbandono dell’euro presente nel programma di 5 stelle.

    • Io considero insensate le politiche di permanenza nell’Euro, che con tutta evidenza hanno portato a questo stato di cose, vedasi la Grecia in primis. Un cosiddetto governo forte a guida PD e sostegno M5S non farebbe altro che continuare l’imbelle politica di Monti, come peraltro ribadito più volte sia da Bersani che da Renzi (ancora peggio) e per M5S, costretto a subire il ricatto della fiducia, sarebbe la fine.

  4. Munchau ha fatto un’analisi sul voto italiano molto simile a quella di Krugman, ritenendo in sostanza che gli italiani hanno bocciato la politica del rigore di Monti, l’Europa del fiscal compact e dei tagli e la Merkel. Tutto ciò e falso ed è un’analisi che non tiene conto della vera realtà italiana che evidentemente i commentatori esteri non hanno compreso a fondo. Il voto degli italiani si è concentrato su due temi: al 40% sul rinnovamento della classe politica e un altro 30% sul taglio dei costi della politica. Gli italiani non hanno capito che razza di trappola è l’euro, la maggior parte non capiscono nulla di cambi fissi, di fiscal compact e di politiche di espansione della spesa pubblica, di PIL al denominatore, ecc. La convinzione del 70% degli italiani è che l’Italia è ridotta in questo stato per colpa dei nostri politici corrotti che si hanno speso tutto, che sono in politica da secoli e vogliono continuare a mangiarsi l’impossibile fino alla pensione. Ecco perchè ha vinto Grillo. Monti ha perso perchè ha aumentato le tasse, non ha ridotto i costi della politica e ha ritardato la pensione di parecchi anni a migliaia di persone. Sono veramente pochi coloro che fanno delle analisi lucide sul fallimento delle politiche economiche dei governi che ci hanno gestito ad oggi e presto gli italioti poco informati conosceranno tutti i limiti della proposta economica di Grillo

    • sic et simpliciter.
      a sostegno della tua tesi vi è il sentire comune per cui il PD con Renzi candidato premier e la promessa di Monti al tesoro avrebbe sbancato il botteghino.
      a dimostrazione che per ogni male c’è sempre un peggio.
      e, nel brevissimo periodo, il peggio è scampato.

    • Il punto è che gli italiani hanno già votato NO all’euro. solo che ancora non lo sanno. perchè tutto quello che rappresentano ora monti e il pd è la fedeltà ai dettami europei. e quindi l’asuterità. le elezioni italiane sono state un referendum sull’asuterità. e il NO ha stravinto. quindi anche il NO all’euro.

      ora bisogna far capire agli italiani che fra questo e l’accettazione dell’uscita dall’euro come soluzione manca solo una matita per unire i puntini.

  5. mi chiedo il perchè chi spera in accordo pd m5stelle non abbia votato allora il pd piuttosto che il m5s quando era stato detto esplicitamente un netto no ad alleanze, no all austerità e no ad alleanze. questo è solo l inizio, dobbiamo ripristinare una diversa concezione della normalita, il primo passo con la revisione del trattato mi mastricht e il congelamento del debito o una sua cartolarizzazione, nazionalizzare gli istituti di credito sofferenti e incrementare la presenza del pubblico nell economia, ripristinare le vere funzioni della banca d italia che deve essere nazionalizzata e garante di ultima istanza. l euro è un morto che cammina…..

  6. Alla Germania, anzi alla Merkel, anzi al blocco di forze che l’hanno messa lì, cioè banche ed esportatori tedeschi, interessa solo recuperare la montagna di quattrini che le banche tedesche hanno prestato ai paesi periferici dell’Eurozona per finanziare i deficit commerciali provocati dalla moneta unica europea.
    E’ per questo motivo che l’uscita dall’Euro non è stata prevista in nessun trattato, accordo, protocollo, memorandum o altro pezzo di carta di cui si abbia notizia.
    Niente è successo per caso, si tratta di un progetto a lungo termine concepito nel dopoguerra dalle élite europee e non solo, pianificato accuratamente per decenni ed avviato più di trent’anni fa.
    Di conseguenza l’unica via di fuga dall’Euro è la denuncia unilaterale dei trattati, perché appare alquanto improbabile che la Germania consenta di porvi mano, almeno fino a quando avanzerà quattrini da tutta Porcilandia, cioè per i prossimi due/tre decenni come minimo.
    Non lo dico io, lo dicono i dati, lo dicono ormai apertamente i politici ed i media tedeschi, lo dice, per chi ne ha un atomo, il buon vecchio buonsenso.

  7. Che il voto degli italiani sia piu di pancia che di testa va bene ma anche se non capiscono le sottigliezze dell’euro e del fiscal compact capiscono e sentono bene nelle loro tasche gli effetti della crisi. Sulle dietrologie poi delle elite non mi pronuncio, c’era in realtà un progetto europeo che guardava lontano e che aveva come punto di rifermento l’Europa federale che poi si è trasformato in idea molto ragionieristica e sbagliata di unione monetaria. La Merkel ha imposto dei piani di austerità che da una parte hanno steso i suoi partner con la conseguenza di ridurre anche le sue esportazioni e ha creato un clima sociale favorevole alle derive populiste o estremiste. La soluzione di votare Grillo seppur comprensibile non credo che ci porterà da nessuna parte, avremmo bisogno bisogno di una maggioranza più solida e un premier che si faccia valere in Europa spostando l’asse della politica economica nel senso indicato dai vari Krugman e Stiglitz, ci mandiamo Grillo a parlare con Hollande e gli altri leader europei ?

    • coi leader europei semplicemente non bisogna più parlare. bisogna prendere e andarcene. che se vogliono colonizzarci almeno che si degnino di usare le truppe armate per farlo. non le audi e le bmw.

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  9. Non ci servono governi forti, usati finora solo per calpestare i cittadini. Ci servono governi che abbiano a cuore le sorti di carpentieri e lavandaie. Pazienza se traballano, ci abitueremo.

  10. L’ha ribloggato su CIRCOLO PD VALDENGO.

  11. Loro anno deciso la strada del pericolo,sottovalutandola.Al Pd sono pavidi.Dar l’esempio di etica serve a far affiorire la verita’,non fattibile istantaneamente la consapevolezza.Non tutti i veri Europei federali sono morti.Grillo non e’scemo,e nemmeno gli altri.

  12. Non c’è molto altro da dire. Quanto qui espresso e’ quanto ho pensato e detto fin dall’inizio. Fin dall’inizio ho pensato che quanto richiesto dalla Merkel (l’Europa e’ lei) e praticato da Monti fosse folle e ai limiti del l’arresto. Basta guardare quanto accade in Grecia un paese ridotto a non avere farmaci salvavita, ridotto a non ottenere sufficienti sacche di sangue per le trasfusioni. È’ questa l’Europa che vogliamo? È’ questa la politica che cerca il miglioramento e il benessere sociale. Io quest’Europa non la voglio, e con me penso siano sempre più i cittadini europei che vogliono dire basta, o si cambia o si deve staccare la spina prima che sia troppo tardi.

  13. The sweet and sour dried goji berry is ready for consumption and has a great taste.
    A man named Li Qing Yuen is mentioned in several unsubstantiated reports to have lived
    to the ripe old age of 252 years, having consumed
    goji berries daily throughout his long life.

    In general they are sold in dried or juice form and have been said to taste like a cross between cranberries and cherries, slightly sour and sweet with a mild tangy flavour.

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