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Letture suggerite da Keynes blog – 2 novembre 2015

Inauguriamo con questo post una rubrica che, a scadenza non prefissata, suggerirà ai nostri lettori alcuni articoli e working papers di economia, principalmente di matrice eterodossa, ma non solo, anche divulgativi. In particolare segnaleremo lavori inerenti:

  • teorie economiche eterodosse (principalmente la teoria Post Keynesiana);
  • critica, interna ed esterna, alle teorie eterodosse; 
  • “dissidenti” nell’ambito dell’economia mainstream (New Keynesian à la Stiglitz);
  • articoli che, pur utilizzando modelli mainstream, giungono a conclusioni simili a quelle delle teorie economiche critiche.

Privilegeremo gli articoli che possono essere reperiti gratuitamente in rete. In questo modo vogliamo dare ai lettori un quadro del dibattito teorico e sulle policy, in cui mainstream e teorie critiche possono dialogare, confrontarsi e anche scontrarsi senza disconoscere il valore scientifico di ciascun filone di ricerca.  

A Critique of Modern Money Theory and the Disequilibrium Dynamics of Banking and Government Finance [una critica alla MMT e la dinamica di disequilibrio della finanza pubblica e bancaria]
autore: Tianhao Zhi (Finance Discipline Group, UTS Business School, University of Technology, Sydney)

Abstract: La Modern Money Theory, nata dal lavoro seminale di Knapp (1905) che ha istituito il “scuola cartalista di teoria monetaria” e più tardi sintetizzata dai cosiddetti “neo-cartalisti” come Wray (2012), è una teoria economica descrittiva che esamina le procedure e le conseguenze dell’uso di token (modeta-segno, ndt) emessi dal governo come unità di moneta. Nonostante la sua grande rilevanza nell’arena politica di oggi, che richiede una conoscenza approfondita sul moderno sistema monetario fiat, la MMT non è generalmente ben accolta dai principali studiosi a causa di alcune delle sue affermazioni radicali. In via sperimentale e preliminare, questo articolo propone una serie di modelli di disequilibrio che mirano a compiere un’ulteriore indagine sugli effetti patrimoniali di tali operazioni discusse dalla MMT, da un punto di vista dinamico. Noi sosteniamo che alcune delle affermazioni della MMT sono erronee a causa dell’omissione di aspetti dinamici e comportamentali. Il quadro proposto in questo lavoro può risultare anche utile per la ricerca futura di una MMT dinamica.

link: https://ideas.repec.org/p/uts/wpaper/184.html

Modelling the “Animal Spirits” of Bank’s Lending Behaviour [Modellare gli “slanci vitali” del credito bancario]
autori: Carl Chiarella, Corrado Di Guilmi, Tianhao Zhi

Abstract: L’idea degli “animal spirits” (“slanci vitali”) è stata ampiamente trattata nella letteratura, con particolare riferimento agli investimenti nel settore produttivo. Questo paper ha una visione diversa e analizza da un punto di vista teorico il ruolo del comportamento collettivo delle banche nella creazione del credito che, in ultima analisi, determina il ciclo del credito. In particolare, si propone un modello dinamico per analizzare come la trasmissione di onde di ottimismo e pessimismo nel lato dell’offerta del mercato del credito interagisce con il ciclo economico. Adottiamo l’approccio Weidlich-Haag-Lux per modellare il contagio delle opinioni tra i banchieri. Si testano diverse ipotesi sul comportamento delle banche e scopriamo che il contagio e la gregarietà svolgono un ruolo importante nella propagazione del ciclo del credito e destabilizzano l’economia reale. Le fasi di boom innescano l’ottimismo delle banche che conduce le banche nel loro insieme a prestare eccessivamente, rafforzando così la bolla del credito. Alla fine il collasso delle bolle a causa di un eccesso di accumulo di debito, porta ad una fase restrittiva del ciclo del credito.

link: https://ideas.repec.org/p/uts/wpaper/183.html

The Unnatural Rate Of Interest [Il tasso (in)naturale di interesse]
autore: Steve Keen

In questo articolo pubblicato sul suo blog su Forbes, Steve Keen critica la nozione di “tasso naturale di interesse”, centrale per l’economia mainstream. Keen mostra come non vi è una chiara correlazione tra tasso di disoccupazione e tasso di interesse, come la teoria mainstream tende ad assumere, e pertanto non può essere dato per scontato che la riduzione dei tassi di interesse possa avere effetti significativi sulla disoccupazione fino al punto in cui un certo tasso di interesse annulli la disoccupazione. Per Keen, invece, la variabile fondamentale è il livello del debito privato, che dipende solo debolmente dal tasso di interesse. Ed è il debito privato che si dimostra empiricamente strettamente correlato con il livello dell’occupazione e quindi va considerata la variabile macroeconomica più rilevante.

Link: http://www.forbes.com/sites/stevekeen/2015/10/28/the-unnatural-rate-of-interest-ultra-wonkish

2 commenti su “Letture suggerite da Keynes blog – 2 novembre 2015

  1. Vado e le faccio sapere

    Saluti, Paolo

  2. […] Sorgente: Letture suggerite da Keynes blog – 2 novembre 2015 […]

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