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L’ “enorme” problema di Cipro

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23 commenti su “L’ “enorme” problema di Cipro

  1. Più un enorme problema per la fiducia nella moneta unica: Dover ricorrere al prestito russo a causa della nostra incapacità di garantire le banche e gli stati dell’euro.

    • intende dire della troika, i cui organi non li ha eletti nessuno e contano più di 17 paesi messi insieme.
      Alessio Tartari

  2. Sono pienamente d’accordo con le scelte “imposte” dalla Troika, penalizzare i contribuenti europei per perpetuare il moral hazard cipriota sarebbe uno schiaffo alla decenza.

    • Si sapeva da parecchio che a Cipro stavano affluendo una marea di capitali esteri; i quali, è bene ricordarlo, non vengono mai esportati per beneficenza.
      Quindi che non si faccia gli ipocriti.

    • A parte che non è necessario penalizzare nessuno (dovrebbe intervenire la BCE come prestatore di ultima istanza), parliamo di un “nulla” in confronto al PIL dell’Unione. Ma questo “nulla” sta gettando nel panico l’Europa. Vale la pena? E’ ridicolo. Se l’UE fosse uno stato federale, e se la BCE funzionasse come deve funzionare una normale banca centrale, il problema Cipro occuperebbe un trafiletto nei giornali, mentre è la notizia che da settimane tiene banco in tutto il mondo. Quindi o l’UE diviene uno stato federale con un largo bilancio pubblico (ma i tedeschi non ne vogliono sentire parlare) oppure è meglio incominciare a prendere atto tutti insieme del fallimento dell’euro e prendere le misure conseguenti.

      • Sull’internazionale di questa settimana c’è un articolo che, se i fatti che riporta sono giusti, mi sembra convincente; sostiene come il problema non sia solo di quanti miliardi dare a quel paese. La BCE, per salvare le banche cipriote, vuole far pagare quasi il 10% a chi ha più di 20.000€, ovvero far pagare i capitali stranieri. I ciprioti centrano poco, se non che temono che questi capitali stranieri se ne vadano al più presto. A quanto pare Cipro è una sorta di paradiso fiscale, quindi perchè non fare pagare un minimo anche gli stranieri per salvare i loro soldi?
        Detto questo, spero che al più presto l’Europa si costituisca veramente al più presto.

  3. @Daniele Roscia: e dove era la BCE che doveva vigilare mentre cipro perpretuava il “moral hazard”?

  4. L’ha ribloggato su Informatica? Certo! ma non troppo e non solo questo, altrimenti che noia…..e ha commentato:
    Tanto rumore per nulla… Come sempre, più si fa terrorismo mediatico, più qualcuno trae profitto e qualcun altro ci rimette.
    Andrà avanti sempre così?

  5. L’ha ribloggato su Diario d'Europ@e ha commentato:
    Se anche la crisi e la necessità di aiutare un paese come Cipro, che rappresenta una percentuale risibile del PIL europeo, sono elementi in grado di mettere in discussione l’intero progetto dell’Unione, allora è chiaro che ci sono dei problemi strutturali nell’attuale governance economica e politica europea.

  6. Ecco, appunto. Ci vogliamo svegliare da questo sogno degli Stati Uniti d’Europa? Che senso ha avuto imporre (perché di questo si è trattato) una moneta unica per scambi illitatamente liberi tra economie divergenti e senza il minimo senso di coscienza europea? A Cipro abbiamo fatto fare quello che le pareva, e adesso non la aiutiamo. Ma che Europa vogliamo?

  7. sono d,accordo con paolo si fosse fatta l,europa anche a guida franco tedesca ma con una politica fiscale centralizzata,con trattati veri che coinvolgevano direttamente i cittadini (votati democraticamente)in modo da fare sistema,forse non saremmo arrivati a questo punto….in questo caso si potevano fare anche politiche economiche centraliste….ma allo stato attuale delle cose è con le forti disparita’ che ci sono in zona euro invocare una europa federale mi sembra fuori luogo anche perche non si saprebbe da dove iniziare…almeno da come la vedo io ,penso che l,europa andra avanti ancora un po’ ma mettondoci continuamente delle pezze per non farla fallire definitivamente….mentre a noi converrebbe accellerare quel processo di disgregazione gia in atto da molto tempo…..(anche perche penso che stiamo giocando col fuoco)

    • L’Euro è stato creato proprio per spingerci verso gli Stati Uniti d’Europa, visto che va contro tutte le più fondamentali leggi macroeconomiche (Unione europea non è un’area valutaria ottimale).
      L’attuale crisi era ampiamente prevista addirittura dai suoi creatori ed il suo scopo è quello di spingerci a “fare la scelta giusta”: cedere ulteriori fette di sovranità all’UE, cosa che non avverrebbe mai in condizioni di tranquillità.
      Il solito vecchio sistema orwelliano di governare con la paura.

      • d’accordo su quasi tutto.
        Prima o poi bagnai dovrà dirlo che le avo sono a base dell’euro e che la soluzione di mundell agli squilibri sono ulteriori liberalizzazioni di L e K

      • Ritieni che i creatori dell’euro abbiano pensato alla felicità della “plebaglia europea” o alla felicità delle rendite finanziarie parassitarie? Lo Stato Italiano per potere pagare i propri fornitori, (impegni di spesa già assunti ), ha dovuto prostrarsi dinanzi la CE per ottenere l’autorizzazione, mentre Il Governo Inglese ha previsto nella sua finanziaria 2013 il taglio di 8 punti della imposta sulle società, garanzie e finanziamenti sui mutui per l’acquisto di case e investimenti in infrastrutture senza dovere chiedere autorizzazioni a nessuno e ciò è stato possibile grazie alla sovranità monetaria custodita gelosamente dal Governo UK. I creatori dell’euro si sono preoccupati più della felicità dei capitali internazionali e delle corporazioni industriali che della “plebaglia europea” considerata dei ” middlesome outsiders”. Abbiamo ceduto la sovranità monetaria, vale a dire il potere di emettere la moneta. Uno Stato senza la sovranità monetaria perde la sua ragion d’essere. Abbiamo ceduto parte della sovranità legislativa, infatti Il Parlamento serve a ratificare la politica monetaria e fiscale decisa dalla CE. Quale altra fetta di sovranità dovremmo cedere? Le liberalizzazioni dei mercati, come la storia economica insegna, hanno portato disastri e distruzioni. Insistere con questo ritornello significa negare l’evidenza. Mi viene in mente la storiella della cura errata che causa il peggioramento delle condizioni del paziente e si attribuisce la colpa del suo peggioramento alle dosi ritenute insufficienti, tant’è che si insiste nella cura errata aumentandone le dosi fino a causarne la morte. Uno Stato Sovrano, con moneta Sovrana e un Parlamento sovrano è la cura idonea a salvarci dal disastro economico e sociale in cui degli irresponsabili ci hanno cacciato.
        P.S. Prima di creare gli Stati Uniti d’Europa bisogna creare l’Europeo.

      • @ Alessandro D’Elleni: ULTERIORI LIBERALIZZAZIONI??? ma sei fumato?

  8. Ma i capitali esteri che affluiscono in un Paese, al di la della loro provenienza, non dovrebbero portare ricchezza? Forse i capitali Arabi siano migliori di quelli Russi? La politica della BCE non è quella di tenere l’inflazione pari a zero e alto il NEIRU, così da convincere gli investitori a detenere beni finanziari espressi in euro? Il caso Cipro, come i test nucleari, è servito alla Troika per capire se la misura del prelievo forzoso poteva essere esportata in altri Paesi UME. Cipro è la prova provata che un Paese, senza una propria moneta sovrana fiat, è esposto anche al minimo peto.

  9. Buongiorno,
    innanzi tutto compliemnti vivissimi per il blog. Lo seguo da pochi giorni ed è per me una miniera di informaizoni. Se ho deciso di scrivere è per provare a spezzare una lancia a favore delle tesi “complottiste” che, normalmente vengono respinte dai keynesiani. Nel’edizione Adelphi di “Sono un liberale?”, curata da Giorgio La Malfa, viene riportata la seguente citazione di Keynes :
    “Le idee degli economisti e dei filosofi della politica, giuste o sbagliate che siano, sono molto più potenti di quanto comunemente si pensi. In realtà il mondo è governato praticamente solo da queste… Sono persuaso che il potere degli interessi costituiti è largamente sopravvalutato rispetto alla graduale penetrazione delle idee… Presto o tardi sono le idee, non gli interessi costituiti, a rivelarsi pericolose, nel bene o nel male”.
    Pensando da quale intelligenza e acume politico ed economico vengono queste parole, chi potrebbe dubitare della loro fondatezza? Io stesso ne sono persuaso. Vorrei però far notare alcuni fatti cronologici.
    Keynes morì nel ’46; il famigerato Club Bilderberg fu fondato nel ’54; l’ideazione dell’Euro da parte di Perroux ed i Neoclassici risale al ’45; l’Unione Europea inizia la sua vita nel ’55 con il Trattato di Roma. Purtroppo l’intelligenza di Keynes non ha potuto illuminare con la sua acutezza questi fenomeni ed io mi chiedo cosa ne penserebbe oggi.
    Come ho detto, sono persuaso che la propagazione delle idee sia molto più potente dell’opera dei poteri costiuti, ma è davvero così impensabile che chi ha in mano le redini del potere economico non le sfrutti a proprio vantaggio, considerando la natura umana? Penso che il silenzio accademico sulle idee di Keynes sia dettato principalmente dalle consuetudini dei processi per fare carriera, dalla “miopia” dei professori che hanno imparato solo ciò che gli è stato insegnato e per questo hanno studiato e creduto a quelle idee e le hanno sostenute. Rimettere in discussione tutta una vita di pensiero non è affatto facile o desiderabile, penso. Ma penso, altresì, che un motore primo alla diffusione di quelle idee (Hayek, von Mises ecc.) abbia avuto come carburante intelletuale la difesa delle vecchie oligarchie aristocratico-industriali messe in ombra dalle neonate democrazie europee.
    In definitiva, ritengo che il pensiero di Keynes resti del tutto valido anche oggi – figurarsi se è mia intenzione negarlo – solo che inviterei ad una presiposizione più possibilista verso quella che viene spregiativamente chiamata “Teoria del Complotto” per non eludersi nessuna via di comprensione della situazione attuale.
    Per rientrare nel tema di Cipro, a questo proposito, oltre a quello che è stato detto, mis embra lampante anche un’altra questione. Se è così risibile l’aiuto offerto a Cipro di 10 Miliardi di Euro, altrettanto risibile lo sarebbe un aiuto di 15 Miliardi di Euro: Perchè allora imporre una cosa così vergognosa come il prelievo forzoso?
    Infine, e concludo, spero che l’idea pericolosa che destabilizzerà i poteri costituiti sia proprio l’idea Keynesiana, per il bene di tutti noi. La vostra opera di divulgazione, in questa prospettiva, è veramente ammirevole.
    Cordiali saluti

    • Leonardo condivido praticamente tutto quello che hai scritto.
      Come un’europarlamentare inglese (non ricordo il nome) ebbe a dire, parlando dell’Europa dei pochi che decide sui molti: “ormai non si tratta più di complottismo, ma della cruda realtà dei fatti”.

      • Complimenti per il blog. Sono d’accordo con voi sul fatto che una soluzione di questa crisi sia rappresentata da una affermazione dell’idea keynesiana tra i nostri grandi governanti europeisti. Ma oltre al problema finanziario, noi abbiamo soprattutto un problema politico del governo europeo. Siamo in mano a tre persone che decidono tutto sulle nostre spalle e a favore di pochissimi centri di potere finanziario.

  10. La questione “Cipro” prende le mosse dai conosciuti problemi “Grecia”!

  11. Si giustifica il maltrattamento di Cipro (prelievi forzosi sui depositi) con il fatto che il sistema bancario è ipertrofico rispetto alle dimensioni del Paese, e molti dei capitali esteri sono di dubbia provenienza. Ma sbaglio o lo stesso discorso si potrebbe fare anche per la Svizzera, o rimanendo in Ue per il LUSSEMBURGO? Perché i capitali degli oligarchi russi non vanno bene, e quelli degli oligarchi sauditi sì?

  12. In tutta questa faccenda, non è che si parla a Cipro in un certo modo perché altri intendano? Come mostra il grafico, l’esiguità delle cifre in ballo fa comprendere che esse sono l’ultimo problema. Il messaggio è: perché aiutare chi ha in casa i soldi per autoaiutarsi? E se questo comporterà un esproprio di soldi e di vita della gente…. si sa come vanno le cose del mondo. Se avessi denari li metterei in una cassetta di sicurezza, sotto il materasso, in una buca scavata in giardino, ma non li lascerei su un qualsiasi conto, al massimo sarebbe preda di ladri occasionali, che non è detto che arrivino.

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